È una tecnica minimamente invasiva, ampiamente sperimentata ma non ancora largamente diffusa nel nostro Paese. Mediante simulazione ed elaborazione al computer dei dati ottenuti dalla TAC Cone Beam e dallo Scanner ottico ad alta precisione, è possibile pianificare sia l’intervento chirurgico che la fase di protesizzazione successiva, determinando la posizione e l’inclinazione degli impianti con precisione millimetrica, scegliendo le migliori posizioni implantari e sfruttando al meglio l’osso disponibile, aumentando la predicibilità e riducendo i tempi dell’intervento, il sanguinamento e le complicanze per il paziente, con percentuali di successo che sfiorano il 100%.Programmato il trattamento, attraverso un software specifico mediante il quale si stabilisce il tipo di impianto, l’asse, il diametro e la lunghezza, si costruisce in laboratorio una dima chirurgica, una struttura in resina trasparente dotata di fori e boccole d’acciaio, che, posizionata nella bocca del paziente, guida l’inserimento degli impianti esattamente nella posizione e con l’inclinazione progettata. Inoltre la dima consente di effettuare incisioni in gengiva non più grandi di 3-4 mm, che nella quasi totalità non necessitano di punti di sutura, riducendo quasi totalmente il dolore, il gonfiore ed il discomfort tanto che il recupero post-operatorio è quasi immediato: Il paziente può tornare alle sue normali attività entro 24 ore dall’intervento.